Alimentazione per la terza età
Anfossi2 il tuo Dietologo a Milano.
Anfossi2 il tuo Dietologo a Milano.
Quali sono i reali bisogni nutrizionali delle persone anziane? Quali le loro abitudini alimentari scorrette? Scopriamo qual è l’alimentazione giusta per la terza età con questo approfondimento.
Con l’età, il nostro metabolismo rallenta, e così la nostra attività fisica. Cambiano dunque le nostre esigenze alimentari, ma resta fondamentale impostare una dieta varia, che ci garantisca l’apporto di tutti i nutrienti. Per questo, il modello di riferimento resta quello della dieta mediterranea, seppure con alcuni aggiustamenti per rispondere meglio alle esigenze della terza età.
L’alimentazione sana è una delle principali fonti di salute che abbiamo a nostra disposizione. A nella terza età, per garantire longevità e salute e ridurre il rischio d’insorgenza di malattie infettive, cardiovascolari e disturbi metabolici.
Molti studi hanno mostrato che uno dei principali problemi alimentari per gli anziani è una dieta poco varia e spesso piuttosto povera. Ciò è dovuto essenzialmente a fattori psicologici, che spingono la persona anziana – che magari vive sola – a impigrirsi e a perdere interesse nel cibo. Spesso, infatti, il senso di noia o solitudine sfocia in una vera e propria inappetenza, cioè la perdita dell’appetito.
All’inappetenza si possono sommare altri fattori, come la difficoltà di masticazione. Poiché faticano a masticare, le persone anziane spesso impoveriscono ulteriormente la loro dieta, limitandosi a mangiare solo le poche cose che riescono a masticare senza sforzi (spesso carboidrati o verdure bollite).
Questa tendenza diminuisce ulteriormente il loro appetito, instaurando un circolo vizioso che porta alla malnutrizione della persona anziana. La malnutrizione provoca a sua volta perdita di peso, debolezza, astenia, scarsa resistenza alle infezioni.
In questo quadro di abitudini alimentari scorrette si inserisce anche la tendenza, talvolta, a eccedere con il vino e con i dolci, che causano viceversa turbe della glicemia, sovrappeso, disturbi cardiovascolari.
Una persona anziana non deve mangiare cose diverse rispetto a un adulto più giovane, ma deve calibrare gli alimenti in modo personalizzato, seguendo l’evoluzione delle sue esigenze e ponendo la massima attenzione a non impoverire la propria dieta.
Il fabbisogno calorico tende a diminuire nell’anziano per effetto della riduzione dell’attività fisica e della muscolatura, quindi avrà bisogno di mangiare meno quantità di cibo, pur rispettando l’apporto di tutti i nutrienti.
Ecco una tabella per individuare le giuste calorie nella dieta di una persona anziana:
Questo fabisogno calorico dovrebbe essere soddisfatto apportando nutrienti secondo questo schema:
Proteine. Circa 0.8 grammi al giorno per kg di peso corporeo. È importante che siano proteine a elevato valore biologico, cioè facilmente assimilabili dall’organismo: legumi, carni bianche e giovani, pesce (utile anche per gli omega-3, che contrastano l’arteriosclerosi).
Grassi. Non oltre il 30% delle calorie totali. Per i condimenti, prediligere sempre l’olio extravergine di oliva, meglio se a crudo, per la presenza di acido oleico, antiossidanti naturali, vitamina E, alta digeribilità.
Carboidrati. Si consiglia di assumerne per il 50-55% delle calorie totali; di questa percentuale, massimo il 15% può essere assunto in forma di zuccheri semplici. È bene non superare questa indicazione, per evitare squilibri glicemici cui le persone anziane sono particolarmente esposte.
Fibre. 25/30 grammi al giorno: un consumo eccessivo può avere, come effetto indesiderato, una maggiore espulsione di sostanze nutritive.
Acqua. Gli anziani tendono a bere poco, perché lo stimolo della sete tende naturalmente a diminuire. È però fondamentale assumere circa 35ml di acqua per ogni kg di peso corporeo. Un ottimo modo per assimilare parte di questo fabbisogno è attraverso gli alimenti.
Il primo e più importante consiglio è quello di non lasciare sole le persone anziane, assistendole nelle loro abitudini alimentari e, possibilmente, mangiando con loro. Ciò svolge un ruolo psicologico e organizzativo fondamentale nel mantenimento di una dieta corretta.
Ideare preparazioni semplici e di consistenza facile da masticare e digerire, poi, aiuterà a superare alcune resistenze date, per esempio, dai disturbi della digestione o dalle difficoltà di masticazione.
Infine, è importante garantire alle persone anziane il giusto apporto di micronutrienti, come sali minerali e vitamine, anche con l’aiuto di integratori.
Poiché ciascun organismo ha necessità differenti, la strada più indicata è sempre quella di rivolgersi a un medico dietologo, per impostare un regime alimentare corretto e completo che contempli le reali necessità della persona, basandosi su esami approfonditi e una visione d’insieme del suo benessere.
Presso il Centro Medico Anfossi2, centro dietologico a Milano, potete rivolgervi al dott. Paolo Nicoletti, medico specializzato in dietologia, eccellenza del settore. Contattateci per avere maggiori informazioni, senza impegno. La prima visita è in promozioni a soli 100 euro, invece di 120.
Clicca qui per prenotare la tua visita