Sedentarietà e rischi circolatori

Sedentarietà e rischi circolatori

Sedentarietà e cattive abitudini possono causare problemi circolatori, o aggravarli. Scopriamo perché e come intervenire.

Da ormai più di un anno siamo costretti a condurre una vita molto più sedentaria. Un nuovo stile di vita necessario al contrasto del covid, che può però causare alcuni problemi collaterali.

I medici, infatti, consigliano alle persone più giovani almeno un’ora di attività motoria ogni giorno, che può essere ridotta – ma mai eliminata – con l’avanzare dell’età, dopo i 50 anni. Uno standard talvolta difficile da rispettare, e non solo a causa della pandemia. Quella alla sedentarietà è, infatti, una tendenza dei cittadini occidentali ben nota da tempo.

Tra i rischi maggiori correlati a uno stile di vita sedentario c’è l’insufficienza venosa.

Cos’è l’insufficienza venosa

Le vene sono il tratto del sistema circolatorio in cui passa tra il 60% e l’80% del sangue, compreso quello che dagli arti inferiori viene riportato al cuore. Molteplici cause possono diminuire la capacità delle vene: in questi casi, il sangue ristagna nelle gambe. Soffre di questa patologia circa il 50% degli italiani.

Le cause dell’insufficienza venosa sono molteplici: l’età, la familiarità, l’alimentazione, gli squilibri ormonali, la sedentarietà.

Se non adeguatamente curata, l’insufficienza venosa può aggravarsi e causare le vene varicose. In presenza dei sintomi, il medico curante potrebbe prescrivere un ecocolordoppler venoso, che può portare alla diagnosi di insufficienza venosa.

Insufficienza venosa: sintomi

• pesantezza e gonfiore delle gambe;
• crampi agli arti inferiori;
• dolore o bruciore al polpaccio;
• aumento di dolore all’avvicinarsi a fonti di calore;
• diminuzione dei dolori camminando.

Se accusi uno o più di questi sintomi, potrebbe essere il segno di un ristagno di sangue negli arti inferiori. La sedentarietà è una delle cause principali, e ciò dipende dal fatto che mantenere sempre la stessa posizione porta il sangue a “depositarsi” naturalmente per l’effetto della forza di gravità.

Mettersi in movimento, invece, permette una distribuzione più diffusa del sangue e aumenta l’attività cardiaca: lavorando a un ritmo maggiore, il cuore riesce più facilmente a far circolare tutto il sangue, senza ristagni. Inoltre, il movimento permette una maggiore ossidazione e di bruciare radicali liberi, contrastando i fenomeni infiammatori alla base delle gambe gonfie e dei dolori correlati.

Rimedi contro insufficienza venosa

1. perdere peso;
2. tenere, il più a lungo possibile, le gambe alzate, anche di notte, con un rialzo nella parte inferiore del letto;
3. non restare a lungo nella stessa posizione;
4. moderare il consumo di alcol;
5. non fumare;
6. camminare;
7. se si sta molto tempo in piedi o seduti, sollevare, a turno, le punte dei piedi;
8. evitare i bagni in acqua troppo calda;
9. in gravidanza, camminare, fare ginnastica o nuoto;
10. in doccia, puntare il getto d’acqua sulle gambe, alternando tra calda e fredda;

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